TARI illegittima, vittoria contro il Comune di Palermo
Abbiamo il piacere di condividere con Voi lettori un importante successo, ottenuto dai Professionisti del nostro Studio Legale contro il Comune di Palermo, e che ha condotto all’annullamento di ben quattro avvisi di liquidazione emessi dall’Ente locale a carico di un Cliente assistito dal nostro Studio legale.
La vicenda trae origine, come già anticipato, dall’attività di accertamento posta in essere dal Comune di Palermo in danno di un Nostro Cliente, il quale si è visto recapitare quattro differenti provvedimenti impositivi per un ammontare complessivo di circa 5.000,00 euro, pretesamente dovuti a titolo di TARI per le annualità dal 2018 al 2021.
A suo dire, il Comune di Palermo riteneva corretto il proprio operato, in quanto scaturente dal (presunto) mancato versamento della Tassa rifiuti in relazione ad un immobile di cui il nostro Cliente aveva la disponibilità in quanto inquilino.
Verificata la documentazione rilevante nel caso di specie abbiamo subito riscontrato la persistenza di una duplicazione nell’obbligazione tributaria costituita dal Comune di Palermo, comprovata dalla esistenza di precedenti pagamenti della TARI sul medesimo immobile, effettuati da parte della proprietaria dell’immobile.
Tempestivamente abbiamo formulato una istanza di annullamento in autotutela, corredata di tutta la documentazione utile al Comune di Palermo per evadere positivamente la nostra richiesta di annullamento degli avvisi emessi; purtroppo, tale nostra richiesta non ha avuto alcun seguito, rendendo così necessaria la proposizione di apposito ricorso, innanzi la competente Corte di Giustizia Tributaria.
Ebbene, in tale sede, a poche settimane dall’udienza per la discussione nel merito della controversia, il Comune di Palermo ha (finalmente) ammesso il proprio errore, accogliendo in toto le nostre argomentazioni e disponendo l’annullamento d’ufficio di tutti gli avvisi di liquidazione, emessi a carico del nostro Cliente.
In particolare, di fondamentale importanza è risultata essere l’accurata ricostruzione fattuale e documentale della vicenda in esame, grazie alla quale è stato possibile dimostrare – al di là di ogni ragionevole dubbio – l’illegittimità dell’operato posto in essere dal Comune di Palermo, il quale aveva richiesto il pagamento della TARI per ben due volte, a due soggetti distinti, seppur relativamente al medesimo immobile.
L’annullamento d’ufficio di tutti gli avvisi di liquidazione ha consentito al nostro Cliente di evitare il pagamento di una Tassa non dovuta, con relative sanzioni ed interessi, in piena applicazione del generale principio di legittimità che deve trovare applicazione anche nel caso di esercizio del potere di accertamento da parte dell’Ente locale, come nel caso che qui ci occupa.
Naturalmente siamo a disposizione di chiunque abbia necessità di approfondire simili tematiche: valuteremo insieme la migliore strada da percorrere, per tutelare al meglio interessi e diritti anche solo potenzialmente lesi dall’attività di accertamento dell’Autorità.