Rottamazione 2023, facciamo attenzione al Prospetto Informativo
Come a tutti noto, da alcune settimane è stata ufficialmente avviata la Rottamazione quater 2023, approvata dal Governo a fine dicembre 2022 con l’obiettivo di consentire ai contribuenti di definire le proprie posizioni pendenti col Fisco, relativamente a tutti i carichi affidati all’Agente della Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
Il Nostro Studio Legale, già a partire dalla fine dello scorso anno, ha avviato una campagna informativa in favore di tutti i propri clienti, finalizzata ad analizzare in via preventiva la propria situazione e trovare la migliore soluzione possibile.
Tramite un comunicato pubblicato sul proprio sito istituzionale lo scorso 15 febbraio, Agenzia Entrate-Riscossione ha chiarito che tutti i soggetti interessati ad aderire alla Rottamazione 2023 potranno richiedere il c.d. “Prospetto informativo“: un documento di sintesi contenente l’elenco di tutte le cartelle di pagamento passibili di rottamazione, con indicazione del carico originariamente dovuto e dell’importo in definitiva dovuto dal contribuente, quale effetto della rottamazione applicata dal Fisco.
Nel corso dell’analisi avviata già da alcune settimane, il nostro Studio Legale ha riscontrato diverse anomalie nel Prospetto informativo, che Agenzia Entrate-Riscossione ha inviato ai contribuenti. In particolare, nell’elenco che a parere del Fisco risulterebbe dovuto risultano delle cartelle di pagamento in teoria oggetto di sospensione legale della riscossione o di “sgravio”, come attestato dalla stessa Agenzia delle Entrate nell’apposita sezione interna, disponibile per la consultazione da parte di ogni contribuente.
Cosa sta accadendo, dunque?
In verità, nel Prospetto informativo Agenzia Entrate-Riscossione fornisce una elencazione completa di tutte le cartelle di pagamento che a suo avviso potranno essere oggetto di rottamazione, compresi anche quei documenti la cui riscossione risulta ad oggi sospesa, per effetto di specifiche richieste del contribuente (ad esempio sospensione legale della riscossione) o per effetto di disposizioni normative ad oggi in vigore (soprattutto in materia regionale).
Ed ancora, all’interno del Prospetto informativo il Fisco dovrebbe fornire la situazione aggiornata di ogni singola cartella di pagamento, soprattutto per quelle che sono state oggetto di precedente rateizzazione da parte del contribuente. L’errore è sempre dietro l’angolo ed è dunque di fondamentale importanza capire, con ampio anticipo rispetto alla data di scadenza, se Agenzia Entrate-Riscossione ha offerto al contribuente una ricostruzione fedele della propria situazione debitoria.
Come avrete compreso, è fondamentale effettuare una analisi accurata al fine di evitare l’errore di ritenere che determinare cartelle di pagamento siano state “sgravate”, quando invece risultano semplicemente “sospese”. L’errore risulterebbe determinante, giacché porterebbe il contribuente ad escludere tali cartelle dalla rottamazione quater 2023, senza così usufruire dello stralcio di sanzioni ed interessi previsti dalla legge di Bilancio.
Allo stesso modo, il contribuente deve evitare l’errore di accettare la liquidazione dell’importo da parte di Agenzia Entrate-Riscossione senza effettuare alcuna verifica preventiva, soprattutto quando in passato ha usufruito di piani di rateizzazione o di precedenti rottamazioni.
Alla luce di quanto sopra, consigliamo sempre tutti coloro che sono interessati alla Rottamazione quater 2023 a contattarci tempestivamente, al fine di avviare sin da subito l’analisi della propria situazione debitoria, ed evitare così “sorprese” in sede di liquidazione del dovuto da parte del Fisco.