Come noto, alcuni giorni fa il Governo di Giorgia Meloni ha approvato la bozza della legge di bilancio 2023, contenente importanti disposizioni in materia di rottamazione cartelle esattoriali 2023.
In particolare, l’articolo 46 del disegno di legge approvato (il quale deve ancora essere formalmente approvato anche dalla Camera), prevede che i debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 potranno essere estinti senza corrispondere
- le somme affidate all’agente della riscossione a titolo di sanzioni
- le somme affidate all’agente della riscossione a titolo di interessi
- gli interessi di mora, le sanzioni e le somme aggiuntive maturate a titolo di aggio di riscossione
La rottamazione cartelle esattoriali 2023 si potrà dunque perfezionare tramite il versamento delle somme dovute a titolo di imposta e quelle maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento.
Rottamazione 2023: i pagamenti
Il pagamento delle somme per la rottamazione cartelle esattoriali 2023 potrà essere effettuato:
– in unica soluzione, entro il 31 luglio 2023, ovvero
– nel numero massimo di 18 rate, la prima e la seconda delle quali, ciascuna di importo pari al 10% delle somme complessivamente dovute, con scadenza prevista per il 31 luglio e il 30 novembre 2023;
– le restanti rate, di pari ammontare, con scadenze previste per il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno, a decorrere dal 2024.
In caso di pagamento a rate saranno dovuti, a decorrere dal 1° agosto 2023, gli interessi al tasso del 2% per cento annuo.
Definizione agevolata 2023: come richiederla
Il contribuente che ha intenzione di aderire alla rottamazione cartelle esattoriali 2023 potrà presentare una apposita dichiarazione entro il 30 aprile 2023, con le modalità, esclusivamente telematiche, che lo stesso agente pubblica sul proprio sito internet entro 20 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione.
Nell’istanza il contribuente dovrà anche indicare il numero di rate entro cui intende effettuare il pagamento di quanto dovuto, entro il limite massimo di diciotto rate per come sopra specificato.
Il contribuente dovrà inoltre indicare l’eventuale pendenza di giudizi, relativi ai carichi per i quali chiede la rottamazione, assumendosi l’impegno a rinunciare agli stessi che, dietro presentazione di copia della dichiarazione e nelle more del pagamento delle somme dovute, potranno essere sospesi da parte dell’Autorità tributaria.
Infine, sempre entro il 30 aprile 2023 il contribuente potrà integrare, con le modalità previste, la dichiarazione presentata anteriormente a tale data.
Definizione agevolata 2023: sospensione delle procedure esecutive
A seguito della presentazione della dichiarazione, per i carichi definibili che vi rientrano:
a) sono sospesi i termini di prescrizione e decadenza;
b) sono sospesi, fino alla scadenza della prima o unica rata delle somme dovute a titolo di definizione, gli obblighi di pagamento derivanti da precedenti dilazioni in essere alla data di presentazione;
c) non possono essere iscritti nuovi fermi amministrativi e ipoteche, fatti salvi quelli già iscritti alla data di presentazione;
d) non possono essere avviate nuove procedure esecutive;
e) non possono essere proseguite le procedure esecutive precedentemente avviate, salvo che non si sia tenuto il primo incanto con esito positivo;
f) il contribuente non è considerato inadempiente
g) il DURC potrà essere regolarmente richiesto e rilasciato
Alla data del 31 luglio 2023, eventuali dilazioni sospese saranno automaticamente revocate, mentre il pagamento della prima (o unica rata, in caso di pagamento in unica soluzione) delle somme dovute a titolo di definizione comporta l’estinzione delle procedure esecutive precedentemente avviate, salvo che non si sia tenuto il primo incanto con esito positivo.
Rottamazione cartelle esattoriali 2023: come pagare
Per la rottamazione cartelle esattoriali 2023, il Governo ha previsto distinte modalità di pagamento, ovvero:
a) domiciliazione sul conto corrente eventualmente indicato dal contribuente con le modalità determinate dall’agente della riscossione nella comunicazione;
b) moduli di pagamento precompilati, che l’agente della riscossione è tenuto ad allegare alla comunicazione;
c) presso gli sportelli dell’agente della riscossione.
Definizione agevolata 2023: i debiti esclusi
E’ bene precisare che alla data di redazione del presente articolo, secondo quanto previsto dalla bozza della Legge di bilancio, sono esclusi dalla rottamazione cartelle esattoriali 2023 i debiti risultanti dai carichi affidati agli agenti della riscossione aventi ad oggetto:
a) le risorse proprie tradizionali e l’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione;
b) le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato
c) i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti;
d) le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
e) le sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali.
Come già anticipato in premessa, le informazioni riportate nel presente articolo sono ad oggi in fase di definitiva approvazione da parte della Camera dei Deputati, la quale – realisticamente – sarà chiamata a decidere entro il prossimo mese di dicembre 2023.
Vi aggiorneremo quanto prima in merito ad ogni possibile evoluzione in merito, ma vi anticipiamo sin d’ora che il Nostro Studio Legale sta organizzando una giornata tematica presso la propria sede di Palermo, nel corso della quale illustreremo ai presenti tutte le principali novità di questa nuova rottamazione cartelle esattoriali 2023.
Restate dunque sintonizzati, a breve vi daremo ulteriori dettagli!
Avv. Roberta Giuliano Inteso Giulio